Realme GT 8 Pro: il camera-phone “Ricoh powered” che ti fa dimenticare il powerbank

Negli ultimi anni Realme è diventata una di quelle aziende “testarde”: nasce nell’orbita OPPO, condivide pezzi di ecosistema, ma invece di campare di rendita continua a spingere su prodotti solidi, concreti, spesso più coraggiosi dei cugini più blasonati. Ogni nuova serie GT è un modo per ricordare che qui non si gioca solo al ribasso sul prezzo, ma si prova davvero a mettere in mano alle persone uno smartphone che sappia tenere il passo di chi lo usa tutti i giorni, non solo dei benchmark.

Io, invece, ogni anno mi chiedo sempre la stessa cosa:

“Questo telefono mi aiuta davvero a raccontare meglio quello che vedo in strada… o è solo l’ennesima scheda tecnica pompata?”

Il Realme GT 8 Pro è uno dei pochi smartphone del 2025 che non riesco a liquidare con un “ok, il solito flagship potente”.
Per due motivi molto concreti:

  • la collaborazione seria con Ricoh GR sulla parte fotografica, con una modalità pensata davvero per la street;

  • una batteria da 7000 mAh che, per chi vive fuori casa con il telefono sempre in mano, non è marketing: è libertà.

Non è perfetto (ci sono compromessi di cui ti parlo più avanti), ma è uno di quei telefoni che ti fa venire voglia di uscire a fotografare, non solo di scorrere feed.

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Chi sono e perché ascoltarmi

Sono Walter Stolfi, fotografo di viaggio e street, content creator a tempo pieno [ scopri di più su di me ]. Vivo tra aeroporti, mercati, vicoli, treni notturni e città che non dormono mai. Racconto storie con la macchina fotografica… e con lo smartphone, quando la camera rimane nello zaino. Uso una Ricoh GR IIIx da anni, ci ho costruito mezzo archivio di street.
Quando ho visto il logo RICOH GR stampato dietro a uno smartphone, non ho pensato ai megapixel. Ho pensato:

“Ok, ma ci hanno messo davvero dentro lo spirito della GR o è solo branding?”

In questo articolo ti porto il mio punto di vista: non da ingegnere, ma da uno che vive di immagini e che sa quanto conta la coerenza cromatica, l’ergonomia in mano, la batteria che regge una giornata di strada, il feeling del tasto di scatto virtuale.

 

Corsi di fotografia (se vuoi fare sul serio, anche con lo smartphone)

Se questo GT 8 Pro ti stuzzica la voglia di andare in giro a fotografare, puoi fare un salto di livello:

  • Corso Base – luce, composizione, esposizione e un flusso semplice per scatti puliti anche col telefono.

  • Corso Street – impari a leggere la scena, muoverti in città, usare le focali giuste (28mm, 35mm, 50mm) per comprimere le storie.

L’obiettivo è sempre lo stesso: portarti dal “faccio foto” al “racconto storie”.

 

Realme GT 8 Pro: specifiche tecniche in 10 righe

  • Display AMOLED 6,79" 2K (3136×1440), fino a 144 Hz, picchi di luminosità dichiarati di 7000 nit, DC Dimming per affaticare meno gli occhi.

  • SoC Snapdragon 8 Elite Gen 5 (3 nm) + chip Hyper Vision+ AI dedicato a imaging e gaming.

  • Batteria 7.000 mAh, ricarica cablata 120W, wireless 50W (ma il vero boost lo hai solo con il caricatore proprietario).

  • Cam principali:

    • 50 MP Sony IMX906 1/1.56", f/1.8, OIS (lente principale)

    • 50 MP ultra-wide f/2.0, 116°

    • 200 MP tele 3x, 1/1.56", f/2.6, OIS, zoom lossless spinto grazie al crop.

  • Modalità RICOH GR con focali predefinite 28mm e 40mm eq., filtri “pellicola” e approccio meno computazionale alla foto.

  • Video fino a 8K/30, 4K fino a 120 fps, passaggio fra le lenti in 4K/60.

  • Certificazione IP68/IP69, frame in alluminio, back in vetro/fibra.

  • Design con modulo fotocamera intercambiabile (Switchable Camera Bump) tramite due viti e magneti.

  • Software Android 16 con Realme UI 7.0, AI integrata (Gemini + funzioni proprietarie come Mind Space).

  • Prezzo: 999,99 € (12/256) e 1.199,99 € (16/512), con promo lancio su Amazon e Dream Edition in collaborazione con Aston Martin.

 

Novità che contano: Display 2K 144 Hz e prestazioni con Snapdragon 8 Elite Gen 5

La prima cosa che colpisce non è il numero di nits, ma il fatto che lo schermo si vede davvero bene fuori, anche in controluce piena. Non è un LTPO “vero” (si comporta più come un pannello con step fissi di refresh), però tra 120 Hz nell’uso quotidiano e 144 Hz nei giochi compatibili, la sensazione è quella di un telefono sempre reattivo.

Per chi monta reel, guarda reference su YouTube o corregge colori al volo, avere:

  • un 2K ben definito,

  • supporto a HDR10 e Dolby Vision,

  • e un DC Dimming che non massacra gli occhi la sera,

è un bel plus concreto, non una buzzword da scheda tecnica.

Poi c’è la batteria.
7.000 mAh oggi, su un top di gamma, sono quasi contro-corrente: tutti assottigliano, Realme ha deciso di fregarsene e riempire il telefono di mAh. Risultato? Nei test di chi lo ha provato seriamente, le giornate “full creator” chiudono con percentuali imbarazzanti di batteria residua: due giorni veri non sono fantascienza, ma uso reale.

Per uno come me che spesso sta in giro 10–12 ore con:

  • mappe aperte,

  • hotspot,

  • foto e clip 4K,

  • note, mail, social,

questa cosa significa una paranoia mentale in meno: non stai a contare i minuti di schermo, pensi a quello che devi raccontare.

Sul fronte potenza, lo Snapdragon 8 Elite Gen 5 è uno dei SoC più spinti del momento, aiutato da un chip dedicato Hyper Vision+ per gestire IA, upscaling video e gaming a frame rate alti e stabili.

Tradotto: app pesanti, editing, giochi, switch tra camera, Maps e social… tutto scorre, e scalda meno di tante generazioni precedenti.

 

Fotocamera Realme GT 8 Pro con RICOH GR: street photography in tasca

Qui arriva la parte che, da fotografo di street e utente Ricoh, mi interessava di più. Realme e Ricoh non si sono limitate a mettere un logo vicino alle lenti: c’è un “RICOH GR Camera System” con:

  • due focali “pensate” per la street: 28mm e 40mm equivalenti,

  • una modalità Snap Focus che privilegia la rapidità sullo sfocato,

  • cinque profili colore ispirati alle pellicole GR (positivo, negativo, monocromatico, ecc.),

  • e soprattutto un approccio meno invadente sull’AI in quella modalità specifica.

L’idea è semplice:
invece di inseguire il “wow finto” da social con HDR aggressivo, luci sparate e cieli finti, qui si cerca una resa più fotografica, dove:

  • le ombre restano ombre,

  • il contrasto ha una sua coerenza,

  • la pelle non sembra plastica.

Il bello è che il sensore principale IMX906 e il tele 200 MP sono praticamente sullo stesso livello come qualità di base: non hai più la sensazione classica “principale top / zoom sacrificato”, ma due lenti con cui puoi raccontare distanze diverse senza cambiare linguaggio.

Come lo userei io?

  • 28mm – per la street “immersiva”, dove entri nella scena, ti sporchi le mani, sei dentro la folla.

  • 40mm – per isolare senza allontanarti troppo, quel mezzo passo indietro che rende la composizione più pulita.

  • Tele 3x / croppato – per comprimere prospettive, staccare soggetti, rubare ritratti da lontano con uno sfocato che, per essere smartphone, inizia ad avere un suo carattere.

Non sostituisce una GR vera (ci arrivo fra poco), ma come “taccuino visivo” sempre in tasca è una delle proposte più interessanti che ci sono oggi.

 

Realme GT 8 Pro vs Ricoh GR: cosa puoi aspettarti davvero

Mettiamo subito in chiaro una cosa: no, questo telefono non sostituisce una Ricoh GR IV. Non tanto per i megapixel, quanto per la fisica: un sensore APS-C dedicato, con una lente pensata solo per quello, gioca in un altro campionato rispetto a qualsiasi modulo smartphone.

Quello che però il GT 8 Pro prova a fare – e secondo me ha senso – è portarti una parte dell’esperienza GR in tasca quando:

  • non puoi portare la compatta,

  • o vuoi essere leggerissimo,

  • o stai semplicemente andando a fare la spesa e ti capita la scena della vita davanti.

In modalità Ricoh GR:

  • le foto sembrano meno “smartphone” e più “camera”: meno sharpening finto, meno saturazione sparata, più resa “pulita”;

  • puoi disattivare alcune parti della fotografia computazionale per avere un file più “nudo” e lavorabile;

  • le focali preimpostate ti costringono a pensare come un fotografo, non come un utente che fa pinch-to-zoom infinito.

Non è una questione di “migliore o peggiore”, ma di mentalità: la GR vera rimane lo strumento per quando vuoi stare solo a fotografare; il GT 8 Pro diventa lo strumento per quando stai vivendo… e vuoi comunque fotografare con un certo gusto.

 

Design Realme GT 8 Pro, modulo fotocamere intercambiabile ed ergonomia

Esteticamente, il GT 8 Pro sta in quel territorio che io chiamo “sobrio ma nerd”:

  • scocca in alluminio,

  • back in vetro/fibra,

  • spessore di 8,2 mm con dentro una batteria enorme,

  • certificazione IP68/69 (quindi tranquillo con pioggia, polvere, sabbia).

La parte più curiosa è il modulo fotocamera intercambiabile: Realme lo chiama deco e puoi svitarlo con due Torx per cambiare “la cornice” delle lenti. È estetica, non funzionale, ma per chi ama personalizzare tutto (un po’ come cambiare lacci alle sneakers o strap alla macchina fotografica) è una chicca che ti fa sentire il telefono più “tuo”.

Nel quotidiano:

  • il sensore di impronta ultrasonico sotto al display è rapido e affidabile;

  • il telefono in mano è pieno ma non mattonella, il peso è ben distribuito;

  • l’audio stereo è forte e pulito, anche se non da audiofilo, perfetto per preview di reel o vlog.

L’unico compromesso che, da creator, sento davvero è la porta USB-C solo 2.0 senza uscita video e con Power Delivery limitato: niente output diretto verso monitor/TV e ricarica veloce solo con i caricatori dell’ecosistema Realme/OPPO/OnePlus.

Se sei abituato a usare il telefono come mini-hub su set (monitor esterno, capture card ecc.), questo è un limite concreto.

 

Software del Realme GT 8 Pro: Realme UI 7.0, AI e funzioni per creator

Realme UI 7.0 su base Android 16 è una delle interfacce più mature che l’azienda abbia mai fatto:

  • visivamente prende qualche “ispirazione” da iOS (trasparenze, pannelli glass),

  • ma resta Android fino al midollo in termini di libertà di personalizzazione.

La parte interessante, per chi vive di contenuti, è l’integrazione con l’AI:

  • c’è tutta la suite Gemini di Google,

  • più le funzioni proprietarie come Mind Space, uno spazio dove butti screenshot, note, file e l’AI ti aiuta a organizzare, creare timeline, pianificare.

Immagina:

  • screenshot di location,

  • orari di voli,

  • moodboard per uno shooting,

  • note vocali con idee per un video,

tutto infilato lì dentro e riorganizzato in qualcosa di utilizzabile, invece del solito caos di screenshot dimenticati in galleria.

Non è magia, ma se ti abitui a usarlo può toglierti parecchio attrito mentale.

Sul fronte aggiornamenti, Realme promette 4 major update di Android: per molti significa tenere in tasca il telefono fino a fine ciclo senza sentirlo vecchio dopo un anno e mezzo.

 
 

Realme GT 8 Pro vs gli altri top di gamma 2025

Dove si piazza, quindi, rispetto a OnePlus 15, OPPO Find X9 Pro, iPhone, Pixel, Galaxy & co.?

Dove spinge forte:

  • Tele 200 MP 3x con sensore grande: per ritratti e street compressa, oggi è una delle soluzioni più interessanti in circolazione.

  • Modalità RICOH GR: nessun altro, al momento, ti dà questa esperienza così mirata sulla street.

  • Batteria: 7.000 mAh sono un unicum nel mondo premium occidentale.

  • Design modulare: il “deco” intercambiabile è una chicca unica, estetica ma identitaria.

Dove paga qualcosa:

  • il display non LTPO è tecnicamente meno raffinato di altri top che gestiscono meglio refresh e consumi;

  • la porta USB-C 2.0 senza video-out è un limite concreto per chi lavora tanto con monitor esterni;

  • lato ultra-wide e selfie siamo buoni, ma non stacca i big come fa col tele.

Se il tuo uso è tanto social, viaggio, street, battery-centric, questo Realme ha più senso di un top “da ufficio”; se vivi di ecosistema Apple o Google integrato, il discorso si complica.

 

A chi consiglio il Realme GT 8 Pro

Lo vedo perfetto per:

  • Viaggiatori e storyteller
    che vogliono un telefono che regga 2 giorni e abbia una resa foto/video coerente, soprattutto sul medio-tele.

  • Street photographer (o aspiranti tali)
    che amano il look Ricoh, ma non possono o non vogliono portare sempre dietro una GR dedicata.

  • Content creator che usano tanto il telefono
    per vlog, reel, clip veloci, e hanno bisogno di batteria e affidabilità, più che dell’ennesima feature software che non useranno mai.

Lo consiglierei meno a:

  • chi ha bisogno dell’uscita video USB-C per lavorare in tethering / monitor esterno;

  • chi è già dentro fino al collo nell’ecosistema Apple (iMessage, AirDrop, Continuity) e non vuole saperne di cambiare workflow.

 

Prezzo Realme GT 8 Pro, versioni e dove conviene acquistarlo

In Italia il Realme GT 8 Pro parte da:

  • 999,99 € per 12 GB / 256 GB,

  • 1.199,99 € per 16 GB / 512 GB,
    con la Dream Edition Aston Martin allo stesso prezzo della versione top.

Già dai primi giorni si vedono promo su Amazon con sconti interessanti rispetto al listino, soprattutto in bundle con caricatore e accessori.

 

Domande frequenti sul Realme GT 8 Pro (FAQ)

Quanto dura davvero la batteria del Realme GT 8 Pro?
Con uso misto intenso (social, foto, 4K, hotspot, navigazione) arrivi tranquillamente a fine giornata con un margine ampio; in giornate più tranquille, i due giorni veri sono alla portata.

La modalità RICOH GR è solo un filtro?
No. È un insieme di scelte: focali specifiche, profili colore, gestione meno aggressiva dell’AI e logica di scatto più vicina all’esperienza GR che al classico “modo foto” da smartphone.

Posso sostituire la mia Ricoh GR con questo smartphone?
No, se ti interessa la massima qualità e l’esperienza pura di una compatta APS-C dedicata. Sì, se ti serve un telefono che ti porti in tasca un po’ di quella filosofia quando non hai la GR con te.

Com’è lo zoom 200 MP nella vita reale?
Fino a 3x è un tele serio. Fino a circa 10–12x il crop regge bene per social e storytelling. Oltre, entri nella zona dove l’AI ricostruisce e l’effetto “wow” diventa più gimmick che sostanza.

La porta USB-C limitata è un problema per tutti?
Se lo usi solo per ricarica e trasferire file, no. Se sei abituato a usare il telefono come hub video per monitor esterni o capture card, sì: niente uscita video e ricarica rapida solo con i caricatori “di casa”.

 

Conclusioni: vale la pena comprare il Realme GT 8 Pro?

Il Realme GT 8 Pro non è il solito top “quadrato” che fa bene tutto e non ti resta in testa. È un telefono con un carattere preciso:

  • batteria enorme che ti fa dimenticare il powerbank,

  • tele 200 MP che ti invita a raccontare le distanze,

  • una modalità RICOH GR che parla direttamente a chi ama la fotografia di strada,

  • e un design modulare che strizza l’occhio a chi ama personalizzare i propri strumenti.

Ha i suoi compromessi (USB-C limitata, display tecnicamente meno raffinato di altri LTPO), ma se il tuo obiettivo è produrre più storie con meno attrito, è uno di quegli smartphone che ti accompagna, non ti intralcia.

Non è solo “potente”: è uno strumento con personalità. Ed è esattamente il tipo di tecnologia che piace a me: quella che ti spinge a uscire di casa… con la voglia di fotografare.

 

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