Fujifilm X-T30 III: recensione, prezzo in Italia e kit 13–33mm

Ogni volta che un brand annuncia una nuova fotocamera mi chiedo sempre: “ok, dov’è la vera novità?”. Negli ultimi anni ho visto tanti modelli nati per incastro—pezzi presi da una camera, funzioni prese da un’altra—e alla fine ci ritroviamo con più modelli di fotocamere ma nessuna novità.

Con la Fujifilm X-T30 III ho provato a tenere a bada il cinismo e a guardarla per quello che è: una piccola Serie X con il look SLR che piace ai puristi, ma aggiornata dove serve davvero a chi scatta e gira contenuti ogni giorno. Stesso formato compatto, sì, ma processore nuovo, AF moderno, video più seri e una ghiera dedicata alle Simulazioni Pellicola che rende “Fuji” non solo un’estetica ma un gesto fisico, a portata di pollice.

Insomma anche in questo caso, niente di nuovo, un nuovo modello di fotocamera con migliorie prese da altri modelli Fuji e inseriti su questa. Bisogna anche dire che, Fujifilm con con questo nuovo modello, punta ad un pubblico “entry-level”, quindi destinata a chi sta per prendere la sua prima fotocamera o a chi non ha grandi pretese.

Disponibile da Dicembre 2025, con listino 969,99 € solo corpo o 1.149,99 € in kit, entra dove la volevo: in quella fascia “leggera ma capace” dove una camera diventa compagna di viaggio, non un fardello.

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Chi sono e perchè leggere questa recensione

Mi chiamo Walter Stolfi, sono un Fotografo e Content Creator ed amo raccontare le storie dei luoghi che visito attraverso le fotografie e video [ scopri di più su di me ]. Le macchine che mi piacciono sono quelle che spariscono tra me e la scena: controlli fisici, poche complicazioni, AF affidabile per non perdere l’attimo quando una luce taglia una strada di Bangkok o un ragazzino corre in un vicolo di Manila. Se cerchi una fotocamera compatta, immediata e “con carattere” più che una lista infinita di numeri, stai leggendo l’articolo giusto.

 

Le novità di Fujifilm XT30 III

La X-T30 III non cambia faccia: stesso corpo compatto con mirino centrale, schermo inclinabile, e quella ergonomia “giusta” da afferrare al volo. Cambia però il cervello: arriva l’X-Processor 5, che vale un salto generazionale su autofocus e video. Il nuovo AF riconosce i soggetti comuni—persone, animali, uccelli, veicoli, persino droni e insetti—e lo fa con la velocità a cui Fuji ci ha abituati sui modelli più recenti. Per la fotografia di strada significa meno incertezze; per la fotografia di viaggio, più scatti nitidi quando le scene sono intense.

A livello video, la camera registra fino a 6.2K/30p in open gate (3:2), cioè usando l’intera area del sensore: è la soluzione perfetta se monti in 16:9 per YouTube ma vuoi ritagliare anche in 9:16 per Reels/TikTok senza perdere dettaglio. C’è poi il 4K/60p 10-bit 4:2:2, utile quando cerchi fluidità e margine in color. Non c’è IBIS nel corpo (qui Fuji ha mantenuto la filosofia “leggera”), ma la stabilizzazione digitale in video e le ottiche OIS aiutano davvero nelle camminate lente.

La novità più “fuji” è però in cima: la ghiera fisica delle Simulazioni Pellicola con tre posizioni personalizzabili (“ricette”). Tradotto: puoi mettere REALA ACE per colore naturale, Nostalgic Neg. per toni caldi, Classic Chrome per il mio amato street desaturato, e creare tre preset pronti al volo (profilo + nitidezza + grana + curve). Questa ghiera cambia il modo di fotografare: non pensi “poi in Lightroom”, ma scegli un look in partenza, scatti più consapevole, rivedi in camera un’anteprima fedele e—se sei come me—ti godi di più il processo.

Infine, il corredo: al classico kit con XC 15-45mm, si affianca il nuovo XC 13-33mm F3.5-6.3 OIS—uno zoom insolitamente grandangolare (20–50mm eq.) pensato proprio per viaggi, interni, street larga e per chi arriva dallo smartphone abituato a “vedere più ampio”. È l’abbinata che, da sola, racconta l’idea della macchina: piccola, versatile, pronta a situazioni reali.

 

X-T30 III: cosa cambia davvero rispetto a X-T30 II

Fuji non ha stravolto l’hardware: sensore APS-C X-Trans CMOS 4 da 26 MP (retroilluminato), niente IBIS, corpo analogo. Ma con l’X-Processor 5 cambia la sostanza:

  • AF con riconoscimento soggetti (la II non lo aveva a questo livello).

  • Video che salgono a 6.2K open gate e 4K/60p 10-bit (prima ci si fermava più in basso).

  • Ghiera Film Simulation al posto della ghiera “drive”: la personalizzazione delle ricette in tre slot è un plus vero per chi vive di JPG Fuji.

  • Piccole attenzioni di ergonomia: grip un filo più pieno, tasto Q più grande, comandi sempre molto fisici su un corpo piccolo.

Se provenite da X-T30 II e scattate soprattutto foto, il salto non è “obbligato”, ma se fate street veloce, travel con tanta gente in movimento e contenuti ibridi (corto formato, vlog, clip B-roll) il nuovo processore vale il passaggio: l’AF più affidabile e i video moderni si sentono sul campo.

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Principali Specifiche tecniche

Il sensore da 26 MP è un grande classico Fuji: non punta ai 40 MP dei modelli superiori, ma regala file puliti, gamma dinamica credibile e RAW leggeri—un dettaglio non banale se monti e post-produci in viaggio su un laptop. L’X-Trans aiuta con il moiré e restituisce una grana digitale “più organica” quando usi le simulazioni con grana attiva. Non inseguire il numero: per stampe 30×45 e per il web questa risoluzione è perfetta.

Il mirino OLED 2,36M punti non è da top di gamma, ma è chiaro e coerente con la filosofia leggera della macchina. Lo schermo inclinabile in alto e in basso è il mio compromesso preferito: non ostacola la street discreta (come a volte succede col fully-articulated), ma ti permette inquadrature basse a livello marciapiede e qualche selfie tecnico quando serve raccontare. Peso 378 g, una SD UHS-I (basta e avanza a questa classe), batteria NP-W126S con valori CIPA attorno ai 315 scatti—nella realtà una giornata di scatti tranquilli la porti a casa; ricarica via USB-C in mobilità.

Le porte meritano attenzione: 2,5 mm per il microfono (serve adattatore 3,5 mm), USB-C che funziona anche da uscita cuffie tramite adattatore, micro-HDMI per monitor o RAW esterno (se proprio vuoi spingere con Atomos/Blackmagic). Io la vedo più come camera “interna” che “da rig”, ma avere l’opzione non fa male.

Sul video: il 6.2K open gate ti regala una cosa che adoro quando produco contenuti multi-formato: un solo take, due consegne. Giri 3:2, poi in post prepari 16:9 per YouTube e 9:16 per Shorts/Reels senza impazzire. Il 4K/60p 10-bit torna utile per slow morbidi su movimenti di strada e nature b-roll. La stabilizzazione digitale è discreta se cammini piano; per run-and-gun spinto io abbino una ottica OIS e, quando serve, un piccolo handle.

 

Come la userei sul campo (street & travel)

Se dovessi partire domani con la X-T30 III, farei così: metterei su un 23mm f/2 per la street (equivalente 35mm: narrativo, naturale) e in seconda tasca un 50mm f/2 per ritratti rubati o dettagli. Di giorno lavorerei a ISO Auto con limite 1/250 e f/4 – f/5.6; la sera, f/2 e 1/125. Per i colore alterno due ricette:

  • Classic Chrome con Contrasto –1, Ombre +1, Colori –2, Nitidezza 0, Grana Weak: restituisce quella poesia urbana che mi fa venire voglia di stampare.

  • Nostalgic Neg. con Colori –1, Highlight –1: respiro caldo, perfetto al tramonto su insegne e luci al neon.

La ghiera Film Simulation rende la cosa “muscolare”: non navighi tra menu, giri un dial e cambi stato d’animo. È il modo in cui vorrei che tutti pensassero alla fotografia: meno tecnica, più intenzione.

Quando serve ampio (città strette, interni, architetture), il nuovo 13-33mm OIS è quel kit furbo che non ti obbliga a portarti un 10-24. Se hai abitudine da smartphone, partire a 20mm eq. è naturale e parla la lingua di chi ti segue sulle storie.

Impara a vedere come uno street photographer. Dalla scelta della focale al ritmo di strada, dal colore Fuji alle ricette per JPG credibili, fino a come muoverti senza farti notare. Porta a casa storie, non solo scatti.
Entra nel corso street e vai in strada

 

A chi è destinata (e a chi no)

Quando dico che la X-T30 III è pensata per chi vuole una prima camera o per chi non ha grandi pretese ma vuole una vera fotocamera per fare fotografia, lo dico proprio per due motivi, che sono la leva della modalità auto e il flash integrato.

Con la Leva di Selezione della Modalità Auto la macchina sceglie da sola esposizione e messa a fuoco in base alla scena: riconosce il soggetto, lo segue e ti lascia concentrato solo sull’inquadratura. Non devi “capire la tecnica” prima di portare a casa lo scatto. In più c’è il flash integrato, nascosto nel mirino centrale, che si apre quando serve e dosha la luce in modo delicato: ti salva in interni, controluce e serate al volo senza portarti dietro accessori. Due dettagli semplici, ma decisivi per chi inizia o per chi vuole solo fotografare senza complicarsi la vita.

Va bene per te se:

  • vieni dallo smartphone e vuoi una prima macchina seria con la magia colore Fuji pronta all’uso;

  • fai street e viaggi con zaini piccoli e preferisci file pronti invece di passare ore in editing;

  • crei contenuti ibridi (foto + clip brevi) e ti basta una stabilizzazione “di buon senso” (ottiche OIS + mano).

Valuta altro, se:

  • fai video in modo consistente e vuoi IBIS: in casa Fuji, X-S20 ti dà stabilizzazione sul sensore e connettività audio più comoda (3,5 mm diretto);

  • cerchi massima risoluzione e IBIS con look Fuji e vuoi restare sulle ghiere: sopra c’è X-T50 con 40 MP.

 

Guida: Come scegliere la prima fotocamera

Smetti di girare in tondo. In 30 minuti capisci quale macchina fa per te, come leggere le specifiche senza farti fregare dal marketing e quali obiettivi prendere per iniziare davvero. È la scorciatoia onesta per scegliere bene oggi e non pentirti domani.
Scarica la guida e decidi con calma

 

Quanto costa e quale kit ha senso

In Italia, da Dicembre 2025: 969,99 € (solo corpo) oppure 1.149,99 € kit dedicato con il 13-33 OIS.

Il mio consiglio: se non hai un genere di fotografia definito, prendi subito il 13-33 altrimenti prendi solo corpo e un ottica fissa 23mm f/2.

Fujifilm X-T30 III – Solo corpo

La porta d’ingresso al mondo Fuji: corpo leggero con ghiera Simulazioni Pellicola, Leva Auto e AF con riconoscimento soggetti.

Scegli tu l’ottica e inizi a scattare bene da subito, senza complicarti la vita.

Fujifilm X-T30 III – Kit XC 13-33mm

Pronta a partire. Lo zoom grandangolare (20–50mm eq.) è perfetto per città, interni e viaggio leggero; la stabilizzazione aiuta nei video al volo.

Con Leva Auto e flash integrato hai tutto ciò che serve per una prima camera completa.

Fujinon 23mm f/2

Compatto, luminoso, discreto: l’equivalente di un 35mm ideale per street e travel. AF rapido e resa pulita: montalo sulla X-T30 III e racconti senza farti notare.

Accessori consigliati:

 

Mini guida pratica: set-up iniziale in 5 minuti

  1. AF-C + Rilevamento soggetto su “Auto” quando sei in città; su “Persone” se fai ritratto; su “Animali/Uccelli” per mercati e villaggi con cani/gatti.

  2. Ghiera Film Sim.: FS1 Classic Chrome, FS2 Nostalgic Neg., FS3 REALA ACE “pulita”.

  3. JPG + RAW: così lavori veloce sui JPG e tieni un paracadute se la luce ti tradisce.

  4. ISO Auto con min. 1/250 (street), 1/1000 per bici/moto; max ISO 6400.

  5. Tasto Q: crea un pannello breve (WB, Grana, DR, Tonalità, AF mode). In strada velocità vince sempre.

 

Corso di Fotografia Base

Dalla teoria alla tua prima serie di foto buone. Lezioni pratiche, esercizi sul campo e un metodo semplice per dominare esposizione, messa a fuoco e composizione—anche se parti da zero.

Perfetto con X-T30 III: imposti, scatti, capisci cosa stai facendo.
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FAQ: domande frequenti su Fujifilm X-T30 III

Ha la stabilizzazione nel corpo (IBIS)?
No, niente IBIS. Stabilizzazione ottica sugli obiettivi compatibili e digitale nei video; per IBIS interno considera X-S20.

Che differenze reali ci sono con la X-T30 II?
Tre in sintesi: processore X-Processor 5 (AF più intelligente), video che salgono a 6.2K/30 open gate e 4K/60 10-bit, e ghiera Film Simulation con tre slot ricetta dedicati. Il resto resta coerente con la serie.

Com’è il mirino?
2,36M punti: non enorme ma nitido, adeguato a una camera compatta pensata più per scatto agile che per sessioni da studio.

Registra in 10-bit 4:2:2?
Sì, fino a 4K/60p 10-bit 4:2:2, oltre al 6.2K/30 open gate. Per log profile avanzati o registrazione esterna c’è la micro-HDMI.

Che autonomia ha?
Rating CIPA ~315 scatti (o 425 in risparmio): nella vita vera significa 1 giornata leggera o un weekend se non rivedi troppo gli scatti.

Quali porte audio? Posso usare le cuffie?
Ingresso 2,5 mm per microfono (serve adattatore 3,5 mm); cuffie via USB-C con adattatore in confezione; micro-HDMI per uscita video/RAW.

Il nuovo 13-33mm vale la pena?
Sì, se vieni da smartphone o fai viaggio/architettura: quel 20-50mm eq. è veramente comodo. Se ami la street classica, valuta un 23 f/2 e non sbagli.

Prezzi e disponibilità?
Dicembre 2025 per corpo e kit 13-33. Listini: 969,99 € corpo, 1.149,99 € kit.

 

Conclusione

La Fujifilm X-T30 III non è l’annuncio che spacca in due il mercato—e va bene così. È la versione 2025 della piccola Fuji “vera”: controlli fisici, colore che ispira a scattare, AF moderno abbastanza intelligente da dimenticartene, video flessibili per chi crea contenuti senza portarsi mezza regia nello zaino. È pensata per chi vuole fotografare sul serio, senza complicarsi la vita. Se ti riconosci in questo profilo, questa camera fa esattamente quello che deve: ti toglie alibi e ti rimette in strada a raccontare.

Se il tuo focus è foto e storie, se vuoi JPG belli subito e un dial che cambia umore ai tuoi scatti, se vuoi tenere lo zaino leggero ma non rinunciare a qualità e controllo, allora la X-T30 III è—oggi—uno dei punti di ingresso più sensati nel mondo Fuji.

 

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